
“La situazione delle tecnologie biomediche e della loro sostenibilità nel contesto europeo appare oggi relativamente omogenea. Questo non significa che tutto sia perfettamente normato o armonizzato, ma piuttosto che esiste un livello di maturità e stabilità nell’approccio all’uso delle tecnologie che permette una gestione abbastanza uniforme tra i diversi Paesi membri. Un segnale evidente di questa maturità è la presenza, in gran parte degli Stati europei, di società scientifiche che rappresentano gli ingegneri clinici e i professionisti del settore”. Così Umberto Nocco, presidente Aiic, a Napoli, in occasione del Convegno nazionale dell’Associazione italiana ingegneri clinici.
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