Sassari aderisce alla Giornata Nazionale delle Vittime Civili di Guerra: “Stop alle bombe sui civili”

Sassari aderisce alla Giornata Nazionale delle Vittime Civili di Guerra: Palazzo Ducale illuminato di blu per dire "Stop alle bombe sui civili".

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Giornata vittime 2025

SASSARI – Il Comune di Sassari partecipa alla Giornata Nazionale delle Vittime Civili delle Guerre e dei Conflitti nel Mondo, che si celebra il 1° febbraio, per mantenere viva la memoria delle tragedie del passato e sensibilizzare sull’emergenza umanitaria che colpisce i civili nei conflitti attuali.

L’edizione di quest’anno assume un’importanza ancora più cruciale alla luce del drammatico incremento delle vittime civili nei conflitti armati globali. Secondo il rapporto annuale 2024 di Action on Armed Violence (AOAV), nel 2023 il numero delle vittime civili è aumentato del 67%, raggiungendo un totale di 61.353 morti e feriti. In particolare, il numero di civili uccisi è cresciuto del 51%, mentre quello dei feriti ha registrato un aumento dell’81%.

In questo contesto allarmante, il Comune di Sassari ha deciso di unirsi alla campagna “Stop alle bombe sui civili”, promossa dall’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra (ANVCG) e dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI). Per l’occasione, Palazzo Ducale sarà illuminato di blu nella serata del 1° febbraio, un gesto simbolico volto a richiamare l’attenzione della comunità internazionale sull’urgenza di rispettare il diritto umanitario e garantire la protezione dei civili nei teatri di guerra.

«Invitiamo tutti i cittadini a riflettere sull’importanza della protezione dei civili e a informarsi attraverso il sito ufficiale www.anvcg.it e i canali social dell’Associazione», dichiarano gli organizzatori dell’evento.

Anche il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha sottolineato l’importanza dell’adesione a questa iniziativa: «Unendoci a questa campagna, ribadiamo il valore della pace e della solidarietà e lanciamo un appello per fermare la violenza che colpisce i più vulnerabili: i civili coinvolti nei conflitti armati».

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