Traffico di cannabis tra Sardegna e Nord Italia: due arresti a Porto Cervo e Illorai

Due arresti a Porto Cervo e Illorai per traffico di cannabis tra Sardegna e Nord Italia. L’operazione dei Carabinieri smaschera rete criminale attiva dal 2020.

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CAGLIARI – Prosegue l’operazione antidroga avviata lo scorso 12 maggio dai Carabinieri del Comando Provinciale di Cagliari, finalizzata a smantellare una ramificata organizzazione criminale dedita alla coltivazione e traffico di cannabis tra la Sardegna e il Nord Italia. All’alba di oggi, i militari del Nucleo Investigativo, con il supporto dei reparti territoriali, hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Cagliari, nei confronti di un 23enne pregiudicato residente nel Bergamasco ma domiciliato a Porto Cervo e di un 40enne di Illorai, anch’egli con precedenti.

L’operazione odierna rappresenta la prosecuzione concreta di un’inchiesta avviata nel settembre 2020, quando i Carabinieri sequestrarono 1.220 piante di cannabis in una zona dell’entroterra sardo. Le successive indagini, condotte dal Nucleo Investigativo, hanno permesso di individuare una filiera ben strutturata, che partiva dalla coltivazione e arrivava fino alla distribuzione su scala nazionale, con collegamenti stabili con la provincia di Bergamo e l’obiettivo di espandere l’attività anche in Piemonte.

Secondo gli elementi raccolti, il gruppo agiva attraverso coltivazioni decentrate e riconfigurabili, utilizzava canali criptati per le comunicazioni e operava con una logistica accuratamente studiata per eludere i controlli. Il tutto alimentava un volume d’affari rilevante, tanto da far ritenere fondata la necessità di misure cautelari coercitive a carico degli indagati, già destinatari – lo scorso 13 maggio – dell’invito a rendere interrogatorio di garanzia, come previsto dalla riforma Nordio.

L’arresto dei due soggetti odierni conferma la loro presunta responsabilità diretta nell’intero ciclo del traffico: dalla gestione delle piantagioni fino al confezionamento e alla spedizione dei carichi verso il Nord Italia, camuffati da pacchi commerciali. Gli indagati sono stati tradotti presso le rispettive case circondariali, in attesa delle ulteriori determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Questa nuova fase dell’indagine si inserisce in un più ampio contesto investigativo che ha già portato, il mese scorso, all’esecuzione di altre misure cautelari per soggetti coinvolti nella stessa rete. L’attività conferma l’impegno dell’Arma dei Carabinieri nel contrasto a un fenomeno che sfrutta spesso aree rurali e impervie della Sardegna per alimentare canali illeciti di distribuzione in tutta Italia.

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