OLBIA – Nel panorama delle celebrazioni per il 50° anniversario di Aggiungi un posto a tavola, due talenti sardi hanno dato voce alla loro terra con un contributo musicale di rara intensità. Gian Mario “Kicco” Careddu, alla batteria, e Enrico “Enrikez” Sotgiu, alle percussioni, hanno calcato il palco del Teatro Brancaccio di Roma con l’energia e la professionalità che li contraddistinguono.
Lavorare insieme in questa produzione iconica è stato per loro un punto di arrivo importante e un momento per riflettere sul proprio percorso musicale. “Essere nell’organico orchestrale di un musical che compie 50 anni è un’esperienza emozionante,” racconta Enrikez. “Non si tratta solo di suonare: è un atto di celebrazione e rispetto per una tradizione che ha attraversato mezzo secolo, coinvolgendo generazioni di spettatori”.
Enrikez e Kicco, originari di Tempio Pausania, portano con sé le radici della loro terra in ogni progetto musicale. “Il Carnevale di Tempio e la musica tradizionale gallurese sono stati il nostro primo contatto con il ritmo e le percussioni”, raccontano. “Quella vitalità, quell’energia che si respira nelle strade durante il Carnevale, è qualcosa che cerchiamo di tradurre nel nostro stile musicale”.
Nonostante abbia lasciato Tempio per diversi anni per approfondire gli studi musicali, Enrikez sente che la Gallura resta il suo punto di partenza.
“La mia terra mi ha dato tanto: le sue tradizioni, i suoi suoni, il suo spirito festoso. Anche quando suono in contesti come questo musical, quel legame si percepisce. È come se una parte di me fosse sempre lì”.
Per Enrikez, far parte di un progetto come Aggiungi un posto a tavola è molto più di un’opportunità professionale: è una sfida e un onore. “Lavorare con un’orchestra per una produzione così importante significa essere sempre sul pezzo, dare il massimo. Non si tratta solo di tecnica: devi sentire il peso della storia che stai contribuendo a portare avanti”. Enrikez ricorda con emozione gli incontri con grandi nomi dello spettacolo italiano. “Ho avuto la fortuna di conoscere il maestro Garinei, che è stato una figura fondamentale nella creazione di questo musical. Era una persona incredibilmente carismatica, una vera pietra miliare del teatro italiano”. E aggiunge: “Lavorare con un cast di questo livello, con attori come Giovanni Scifoni e una leggenda come Lorella Cuccarini, è stato stimolante e arricchente. È un’esperienza che porterò sempre con me”.
Oltre al musical, Enrikez è impegnato in diversi progetti che spaziano dalla musica tradizionale gallurese a contaminazioni afro-brasiliane, come nel caso del progetto The Babel Drum. “Lavorare su progetti così diversi è una grande ricchezza,” spiega. “La musica è un linguaggio universale, e ogni esperienza ti insegna qualcosa di nuovo”. Un altro aspetto fondamentale del percorso di Enrikez è l’insegnamento. “Ho sempre creduto nell’importanza di trasmettere la passione per la musica alle nuove generazioni,” dice con convinzione. “Ai miei studenti dico sempre: divertitevi, ma non dimenticate la disciplina. La musica nasce dal cuore, ma cresce con lo studio”.
L’intesa tra Enrikez e Kicco si traduce in un’affinità musicale palpabile sul palco. “Con Kicco c’è un legame che va oltre la musica,” racconta Enrikez. “Quando suoniamo insieme, c’è una sintonia che non ha bisogno di parole. È come se ognuno sapesse esattamente dove l’altro vuole andare”.
E ora, mentre il sipario si chiude sui festeggiamenti per i 50 anni di Aggiungi un posto a tavola, i due musicisti guardano al futuro con entusiasmo. “Il nostro augurio,” conclude Enrikez, “è che questo musical possa arrivare a celebrare i 100 anni. Certo noi non ci saremo, ma è bello pensare che il nostro contributo resterà una parte di questa grande storia”.
Commenta per primo