La Nautica nella Gallura: un motore di sviluppo economico e una strategia per il futuro

I risultati dello studio promosso da UniOlbia, CIPNES e Direzione Marittima Nord Sardegna sulla presenza di yacht e superyacht lungo le coste della Gallura

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Conferenza sulle presenze di yacht e superyacht nelle coste galluresi
Conferenza sulle presenze di yacht e superyacht nelle coste galluresi - foto di Giovanna TAMPONI

Olbia, 24 febbraio – La Gallura si sta confermando come uno dei principali poli del turismo nautico mondiale, con una presenza impressionante di yacht e superyacht durante la stagione estiva. Lo studio promosso da UniOlbia, CIPNES e Direzione Marittima Nord Sardegna ha evidenziato numeri significativi che pongono la regione al centro delle attenzioni internazionali. Ma oltre ai dati, emerge anche la necessità di pianificare strategie sostenibili e innovative per gestire questa crescita.

Secondo lo studio presentato dal responsabile Digital Communication di UniOlbia, Guido Piga, dal 1 giugno al 30 settembre 2024, lungo la costa gallurese, sono transitati 4.619 yacht e superyacht, con picchi di presenza registrati nei mesi di luglio e agosto. Tra questi, 204 superyacht sono stati individuati e superano i 24 metri di lunghezza, rappresentando un investimento complessivo stimato in 16,3 miliardi di dollari.

Questi numeri non riguardano solo l’industria nautica, ma hanno un impatto diretto su tutto il territorio, coinvolgendo settori come il food & beverage, il trasporto (taxi, auto con conducente, elicotteri) e la manutenzione. Per esempio, nel 2024 sono stati registrati 800 voli in elicottero diretti verso le imbarcazioni, dimostrando quanto il turismo nautico sia integrato con altre forme di mobilità.

Il vicepresidente della Regione Sardegna, Giuseppe Meloni, ha ribadito l’impegno istituzionale verso il settore nautico. “Non possiamo più muoverci sulla base di sensazioni o idee vaghe“, ha dichiarato. “Il legislatore deve agire con dati scientifici in mano, assicurando risorse calibrate e progetti ben programmati“, attribuendo grande importanza allo studio presentato. Meloni ha annunciato uno stanziamento pluriennale di 81 milioni di euro, destinati ad attività di ricerca e formazione, con obiettivi che vanno oltre il 2041. “Abbiamo deciso di puntare forte sulla formazione e sulla ricerca, perché solo attraverso la professionalizzazione del capitale umano possiamo garantire servizi di qualità ai nostri ospiti“, ha spiegato.

Inoltre, ha fatto riferimento alla recente delibera regionale del 18 febbraio 2025, che prevede contratti di investimento per imprese del settore nautico. Questi contratti offrono sostegni finanziari fino al 50% per le piccole imprese, 40% per le medie e 30% per le grandi, incentivando la modernizzazione delle strutture esistenti e la creazione di nuove infrastrutture.

Imbarcazioni rilavate sulle coste galluresi
Imbarcazioni rilavate sulle coste galluresi – foto di Giovanna TAMPONI

Il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, ha sottolineato l’importanza di preparare il territorio per accogliere questo flusso continuo di imbarcazioni. “Non possiamo dare un porto per superyacht all’interno della città senza offrire servizi di qualità“, ha commentato. “Dobbiamo pensare in grande, offrendo infrastrutture moderne“. Nizzi ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto dalla Regione e dagli enti locali, citando il ruolo fondamentale del principe Aga Khan nel lanciare il turismo nautico nella zona. “Grazie alla visione del principe Aga Khan, oggi siamo qui a discutere di cifre stratosferiche“, ha aggiunto. “Ma dobbiamo andare oltre, garantendo servizi e opportunità economiche per tutti, non solo per chi lavora direttamente nel settore“.

Matteo Molinas, presidente della Rete dei Porti e manager della Marina di Porto Rotondo, ha evidenziato la centralità della Sardegna nel Mediterraneo e la sua posizione baricentrica come destinazione o punto di passaggio per i proprietari di yacht. “In Sardegna abbiamo circa 23.000 posti barca, di cui quasi 13.000 concentrati nel quadrante nord-est”, ha spiegato. “Olbia è il comune con il maggior numero di posti barca (3.900), seguito da Palau e San Teodoro”. Molinas ha proposto soluzioni innovative per affrontare l’affollamento nei porti. “Le boe intelligenti possono essere un’alternativa temporanea alle infrastrutture fisse, consentendo la prenotazione online e riducendo gli ormeggi selvaggi. Questo sistema è già stato implementato altrove, come a Portofino, e potrebbe funzionare anche qui”.

Ha anche sottolineato la differenza tra le abitudini dei turisti italiani e stranieri: “Gli italiani preferiscono i mesi di luglio e agosto, mentre i visitatori stranieri optano per periodi meno tradizionali, come giugno o settembre. Questo ci offre l’opportunità di allungare la stagione turistica e distribuire meglio la domanda“. Molinas ha quindi richiamato l’attenzione sulla necessità di diversificare l’offerta. “Dobbiamo evitare l’overbooking e creare percorsi turistici che valorizzino tutta l’area gallurese, non solo i luoghi più famosi“.

Emergono alcune criticità legate all’aumento del traffico marittimo:
Congestione nei porti: Durante i mesi di punta, alcuni porti raggiungono la saturazione, costringendo le imbarcazioni a cercare approdi alternativi.
Impatti ambientali: L’ormeggio indiscriminato sui fondali può causare danni irreversibili. “Dobbiamo concentrarci su sistemi di sorveglianza e controllo“, ha suggerito Gianluca D’Agostino, direttore della Direzione Marittima Nord Sardegna. “L’incidente del motoryacht Athina ci ha insegnato che il territorio non è sempre pronto a gestire situazioni critiche“. Ha citato in questa occasione l’affondamento dell’ Athina, che in Sardegna non ha trovato personale specializzato e attrezzatura idonea per il recupero dello scafo.

Tuttavia, queste sfide rappresentano anche opportunità:
Investimenti nel green: L’industria nautica sta cercando soluzioni ecologiche, come motori a emissioni zero e tecnologie sostenibili. “La transizione green è una priorità” ha ribadito Meloni. “Stiamo stanziando risorse per incentivare progetti innovativi che proteggano il nostro mare senza sacrificare lo sviluppo economico“.
Formazione professionale: Le università di Cagliari e Sassari si stanno impegnando nei nuovi corsi di laurea specifici, come quello in ingegneria navale. “Vogliamo formare quadri direttivi e maestranze qualificate che possano gestire questo fenomeno“, ha dichiarato il Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari, Francesco Mola.

Per far fronte alla crescente domanda, le autorità regionali e locali stanno lavorando su diverse iniziative:
Coordinamento tra i porti: “Dobbiamo smetterla di competere tra noi e creare un sistema integrato“, ha proposto Molinas. “Se un porto è pieno, possiamo indirizzare le imbarcazioni verso altri approdi vicini“.
Nuove infrastrutture: La Regione ha previsto finanziamenti per migliorare i porti esistenti e realizzare nuovi approdi, come quello di San Teodoro. “Sono necessari circa 16 milioni di euro per completare il progetto“, ha precisato Meloni. “Ma non si tratta solo di soldi: serve una pianificazione precisa e una consulenza tecnica di alto livello“.
Start-up e innovazione: Salvo Manca, operatore nel campo dell’ospitalità turistica portuale, ha raccontato l’esperienza di una start-up locale che sta sviluppando sistemi di monitoraggio e prenotazione digitali per le boe intelligenti. “Siamo stati contattati persino dalla Turchia“, ha rivelato. “Questo dimostra che l’innovazione partita dalla Gallura può avere un impatto globale“.

La nautica nella Gallura è molto più di un fenomeno turistico: è un motore di crescita economica che coinvolge migliaia di persone e imprese. Tuttavia, per gestirla efficacemente, è necessario coordinare le azioni delle istituzioni e degli operatori locali, investendo in infrastrutture moderne e formazione qualificata.

Il nostro obiettivo“, ha concluso Meloni, “è quello di fare della Sardegna un modello di eccellenza per il turismo nautico sostenibile. Non vogliamo solo attrarre i mega yacht, ma creare un’economia inclusiva e duratura che benefici tutto il territorio“.

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Informazioni su Giovanna Tamponi 130 Articoli
Storyteller per vocazione, cerco ovunque di trovare storie da raccontare. Amo la Sardegna nei suoi contrasti e da qui traggo ispirazione per trasformare emozioni in parole e immagini. Scrivere è il mio ossigeno, e quando non scrivo, cerco la verità attraverso l’obiettivo. Il giornalismo, per me, è restituire voci, luci e ombre: ogni articolo, come ogni scatto, deve emozionare oltre che informare.

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