
Olbia, 30 marzo 2025 – Con l’arrivo della maestosa AIDA Diva, la stagione crocieristica 2025 nel porto di Isola Bianca a Olbia è ufficialmente iniziata. Alle 9:30 di ieri, 29 marzo, la nave da crociera tedesca ha attraccato alla banchina olbiese, segnando l’inizio di un calendario che prevede 94 scali nel corso dell’anno, con una previsione di oltre 95.000 passeggeri, con una buona aspettativa di superamento del record del 2024.
Dopo un’oretta dall’ormeggio, i circa 2.000 passeggeri della AIDA Diva sono sbarcati per dedicarsi alla scoperta del territorio, invadendo corso Umberto e Piazza Crispi. Fino alle 18:00, i visitatori hanno potuto immergersi nelle bellezze di Olbia e dei suoi dintorni, tra spiagge, siti archeologici e il centro storico, contribuendo al dinamismo economico locale. La nave, partita da Napoli e diretta a Civitavecchia – ultima tappa del viaggio iniziato il 25 marzo – ha toccato anche La Valletta (Malta), Siracusa e Palermo, confermando il Mediterraneo come fulcro delle rotte crocieristiche.
Costruita nel 2007 e battente bandiera italiana, la AIDA Diva rappresenta un equilibrio tra capienza e compatibilità con le infrastrutture portuali. Con i suoi 251 metri di lunghezza e 32 di larghezza, la nave offre 1.025 cabine, classificandosi nel segmento di mercato delle unità medio-grandi. Questa scelta riflette la strategia del porto di Olbia di privilegiare navi in grado di garantire sostenibilità operativa, evitando sovraffollamenti. La Diva, insieme alle gemelle AIDA Luna e AIDA Bella, appartiene a una flotta nota per innovazione e servizi all’avanguardia.
Il prossimo appuntamento è fissato per il 5 aprile, quando Isola Bianca accoglierà due navi in poche ore: il ritorno della AIDA Diva nel primo pomeriggio e l’arrivo in serata della Marella Explorer II, della compagnia britannica Marella Cruises. Quest’ultima, con 900 cabine e oltre 1.800 passeggeri, sottolinea l’attrattiva internazionale dello scalo sardo.
La stagione 2025 si prospetta come un banco di prova per Olbia, che punta a bilanciare turismo, impatto ambientale e valorizzazione del patrimonio. L’amministrazione portuale ribadisce l’impegno a ottimizzare servizi di accoglienza e logistica, mentre gli operatori locali guardano con fiducia all’indotto generato dai crocieristi, cruciale per l’economia della Gallura.
Con il Mediterraneo sempre più protagonista delle rotte globali, Olbia consolida il suo ruolo di porta d’accesso alla Sardegna, puntando su una crescita misurata e rispettosa del territorio.
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