(Adnkronos) – “È una cosa forse un po’ più grande di quello che mi merito, però è una grandissima soddisfazione. Finire la vita professionale, perché a 75 anni mi trovo ad aver compiuto il passaggio generazionale nelle aziende, e cominciare a guardare dalla poltrona quel che succede con questo riconoscimento è una grande soddisfazione. Voglio ringraziare tutti i miei collaboratori e i miei familiari che sono state le vere persone che hanno costruito questo impero, perché da solo non si fa niente. Sono tutti i miei collaboratori che hanno creduto ai miei sogni. Sono emozionato oggi, è stata una vera sorpresa, io Cavalere del Lavoro, e poi insieme a quali personaggi. Io sono il più piccolo, il ‘nano’ del gruppo”. E’ emozionatissimo, conversando con Adnkronos/Labitalia, Edoardo Roncadin, imprenditore dell’industria e commercio di prodotti surgelati, presidente del Gruppo Roncadin e di Bofrost Italia, per la nomina di questa mattina a Cavaliere del Lavoro da parte del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Il coronamento di una vita di lavoro iniziata quando a 16 anni il giovane Edoardo lascia il Friuli. “Sono partito per seguire dei parenti che avevano una gelateria in Germania e ho imparato a fare il gelato, il buon gelato italiano. Da un paio di gelaterie che avevo a 19 anni, sono arrivato poi a costruire una produzione industriale di gelato e sono entrato naturalmente nella grande distribuzione tedesca, sempre in Germania”, racconta. Poi il ritorno in Italia, portando innovazione. “Rientrato in Italia nell’85-86, ho portato in Italia il modello Bofrost – prosegue – con la vendita a domicilio di gelati. In Italia abbiamo anche incominciato a produrre una pizza in modo industriale, però rispettando le caratteristiche della pizzeria artigianale. E oggi è una produzione che sforma mezzo milione di pizze al giorno e che vanno in tutta Europa, un po’ in tutto il mondo”. Oggi Roncadin è orgoglioso di quanto realizzato e dei posti di lavoro creati. “Oggi abbiamo nella pizza circa 800-850 dipendenti, in Bofrost Italia sui 2.200-2.300 e poi altri in piccole aziende, siamo sui 3.000 dipendenti in Italia”. E Roncadin conclude: “stiamo anche aprendo a Chicago una produzione di pizze italiane, naturalmente. Il nostro mercato, la nostra casa è il mondo”. Oggi al fianco di Edoardo Roncadin ci sono la moglie Dagmar e i figli Dario, Katia e Natascha, impegnati a portare avanti le attività di famiglia assieme a tutte le persone di Roncadin e di Bofrost che continuano a realizzare il sogno di papà Edoardo. —lavoro/made-in-italywebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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