
Se pensate che il Carnevale sia solo coriandoli e maschere di plastica, non siete mai stati a Tempio Pausania. Qui, dal 27 febbraio al 4 marzo 2025, si celebra “Lu Carrasciali Timpiesu”, un evento che mescola satira, tradizione e una sana dose di follia. Con un budget di 390.000 euro il Comune ha deciso di sfoggiare il suo lato più irriverente. E noi siamo pronti a raccontarvelo… con una risata.
Re Giorgio: un monarca con i giorni contati
Protagonista indiscusso è Re Giorgio, un pupazzo alto come un palazzo e vestito peggio di un influencer durante la Milan Fashion Week. La sua missione? Regnare per sei giorni, sposare la fedele popolana Mannena, e poi… farsi bruciare in piazza. “È la metafora della vita moderna”, spiega Cecilia Fenu, direttrice artistica. “La testa balla, i piedi affondano nelle buche”. Tipo quando sogni una vacanza al mare ma ti ritrovi solo con un secchiello e una paletta in giardino!
I bambini alla conquista di Lu Carrasciali
Novità 2025: i piccoli tempiesi hanno rovesciato il calendario. La loro sfilata, di solito relegata al lunedì, sbanca venerdì 28 febbraio. “Finalmente una rivoluzione pacifica!!”, commenta un genitore. “I bambini hanno capito che per avere visibilità bisogna rubare la scena ai grandi!!”. I temi? Chiedetelo ai carri: c’è chi sfila contro il “fast fashion” (“No la piddhà tappaja, piddhala sartina”, ovvero “Non prendere una tappaia, prendi una sartina”) e chi, come gli Amici di Valentina, attacca le pale eoliche con lo slogan: “Balle eoliche, ventu a casticu, soldi a biddicu!” (Tradotto: “bugie eoliche, vento in quantità, soldi in tasca… chi lo sa!”).
La Soap Box Race: quando i nonni erano influencer
Sabato 1 marzo, appuntamento con la discesa dei Carruleddi: carretti di legno che sfrecciano per le discese come se fossero Ferrari. “Una volta erano l’unico divertimento”, ricorda un tempiese . “Oggi i bambini vogliono solo stare sui social. Per fortuna per un giorno anche i giovanissimi si divertono come facevamo ai nostri tempi senza pensare ai like”.
Matrimonio Reale: “Sì, lo voglio… ma solo fino a martedì”
Domenica 2 marzo, Re Giorgio e Mannena si dicono “sì” in un matrimonio che dura meno di un reality show. Dopo il rito, la coppia sfila tra la folla, mentre i carri ospiti come Les Jeux sont faits… rien va plus (de I Vampiri) ricordano a tutti che l’amore è una roulette. Peccato che martedì 4 marzo, al termine della terza sfilata, Re Giorgio finirà in cenere. «È tradizione», spiega un organizzatore. “Lui muore, noi balliamo e non ci pensiamo più, poi l’anno prossimo lo rifacciamo”.
Curiosità da leccarsi i baffi
– Budget breakdown: Con 390.000 euro, Tempio potrebbe comprarsi 130.000 pani di tricu o 78.000 litri di Vermentino. Invece, preferisce bruciare un Re. Priorità!
– UNESCO in arrivo? Se il Carnevale diventerà Patrimonio Immateriale, Re Giorgio avrà un diploma più prestigioso della vostra laurea!
– A Scaccaddhi: Il primo concorso di barzellette in gallurese (no v’è nudda di ridi’!!!).
Il finale (a fuoco)
Martedì 4 marzo, ore 21:00: Re Giorgio va in fumo, Mannena piange (ma sospettiamo sia cipolla negli occhi), e i fuochi d’artificio illuminano il cielo. Sarà il paradiso dei paradossi, qui si spende un patrimonio per bruciare un Re di cartapesta, ma lo si fa per una giusta causa!
Morale della favola: A Tempio Pausania, il Carnevale non è una festa. È una terapia di gruppo. Con maschere, risate e un rogo liberatorio. Perché, diciamocelo: a volte anche noi vorremmo dare fuoco ai nostri problemi. Almeno qui ci si può ridere sopra!!
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