
La Sardegna si riscopre laboratorio di futuro e comunità attraverso il progetto “Salude e Trigu”, un’iniziativa della Camera di Commercio di Sassari che da sette anni unisce promozione territoriale, cultura locale e strategia digitale per dare nuova linfa a borghi e territori lontani dai circuiti turistici convenzionali.
Al centro del convegno che si è tenuto il 10 aprile a Olbia, presso i locali della Camera di Commercio, l’obiettivo è apparso chiaro: usare il turismo esperienziale come strumento di coesione, sviluppo economico e contrasto allo spopolamento. Un approccio che guarda al futuro ma parte da radici solide: valorizzare le peculiarità di un territorio attraverso chi lo abita, lo coltiva, lo racconta.
Un brand identitario e una rete in crescita
“Salude e Trigu” è più di un marchio: è una narrazione condivisa. Il logo, ispirato a un cestino sardo a forma di stella, simboleggia l’offerta e la condivisione. È il segno di una rete di eventi – oltre 100 iniziative e più di 350 appuntamenti in calendario nel 2025 – che si propongono di fare sistema. A distinguerla dagli altri programmi di voucher locali, è soprattutto il piano di comunicazione, pensato come una cassa di risonanza integrata e multicanale.
Conferenze stampa, totem, gazebo, brochure, materiali grafici e una strategia social coordinata, affidata a team specializzati, sono gli strumenti messi in campo. Ma è la partecipazione attiva degli organizzatori a rendere possibile tutto questo: ogni realtà coinvolta è chiamata a fornire contenuti, immagini, storie, curiosità del proprio territorio. “Non è solo promozione di eventi, ma promozione di identità”, è stato detto durante il convegno.
Digitalizzazione e formazione: il cuore pulsante
Il sito ufficiale – in fase di restyling – diventerà un hub esperienziale. Conterrà sezioni per eventi, blog narrativi, itinerari personalizzati e contenuti generati dagli utenti. I social, invece, funzioneranno con una strategia mensile e promozione mirata. I numeri parlano chiaro: 12 milioni di visualizzazioni annue, 70.000 clic sui link, 313.000 interazioni, e oltre 18.000 follower su Instagram. Risultati ottenuti anche grazie a contenuti “semplici ma autentici” che, anche senza budget pubblicitario, hanno generato migliaia di visualizzazioni e follower.
Fondamentale è anche la formazione, con una giornata – prevista il 7 maggio – dedicata a tecniche di produzione contenuti tramite smartphone, gestione social, storytelling e pubblicità online. Un momento per alzare l’asticella qualitativa della comunicazione e mettere nelle mani dei protagonisti gli strumenti per raccontarsi al meglio.
Salude e Trigu nel contesto del turismo globale: il Life Tourism
Nel contesto internazionale, “Salude e Trigu” si inserisce nella corrente del cosiddetto Life Tourism, teorizzato da SKIFT, in cui l’esperienza condivisa – una sagra, un concerto, una processione – acquista un valore profondo, trasformando il semplice viaggio in un ricordo indelebile. Un trend che parla anche ai viaggiatori altospendenti: il 67% dei turisti americani, infatti, predilige le esperienze agli alloggi di lusso.
La sfida dello spopolamento
Ma il cuore della strategia è più urgente: la lotta contro lo spopolamento. Con oltre 2.500 comuni italiani a rischio e una Sardegna che, tra il 2022 e il 2024, ha perso 36.000 residenti, il turismo può rappresentare una risposta concreta. “Investire in eventi, cultura e reti locali – spiegano dalla Camera di Commercio – può generare lavoro, identità e nuova attrattività”.
I dati iniziano a confermarlo: secondo il polo universitario di Olbia, nel 2023 si è registrato un +23% negli arrivi e +10% nelle presenze tra settembre e ottobre. Settembre ha superato giugno in termini di flussi turistici. L’obiettivo di “Salude e Trigu” è proprio questo: destagionalizzare, portare visitatori nei mesi meno affollati, nei luoghi meno scontati.
Unconventional Sardinia e visibilità globale
VisitItaly, partner strategico, ha creato la rubrica “Unconventional Sardinia” posizionando contenuti di “Salude e Trigu” in prima pagina su Google per keyword come “eventi in Sardegna”, “Sardegna in autunno”, “cosa fare in Sardegna”. Un lavoro di indicizzazione che porta utenti internazionali a scoprire borghi, storie e riti che difficilmente troverebbero spazio nel turismo mainstream. Il risultato? Una proiezione del brand fino a Times Square, con lo slogan “The Real Essence of Sardinia”.
“Salude e Trigu” non è solo un programma di eventi, ma un esperimento riuscito di sinergia pubblico-privata, di riscatto culturale, e di promozione organica del territorio. Se il turismo esperienziale può davvero generare 85 miliardi di euro di PIL in Italia, come stimato da Huber Economics, allora la Sardegna – con la sua autenticità, i suoi paesi, le sue storie – ha tutte le carte per essere protagonista.
E soprattutto, per farlo a modo suo: con salute (e trigu!)
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