
La cultura di un territorio vive attraverso le sue parole, e a Olbia le lingue storiche stanno tornando a risuonare grazie a un’iniziativa innovativa che unisce tradizione e tecnologia. Il Comune di Olbia, attraverso lo Sportello Linguistico Sardo-Gallurese, ha avviato un ambizioso progetto di valorizzazione del patrimonio linguistico locale, che spazia dalla digitalizzazione delle informazioni museali all’organizzazione di corsi ed eventi culturali aperti alla cittadinanza. L’innovativo progetto è stato presentato il 21 marzo 2025 presso la Biblioteca Civica Simpliciana dall’assessora e vicesindaca Sabrina Serra e dal responsabile dell’Istituto Chircas, Salvatore Canu, alla presenza delle responsabili dello sportello, Anna Maria Giagheddu e Francesca Meloni.
Lo Sportello Linguistico di Olbia, attivo da anni nella promozione e tutela del bilinguismo locale, si è affermato come punto di riferimento per la conservazione e divulgazione della lingua sarda e gallurese. Grazie a un crescente interesse da parte della cittadinanza, i corsi di lingua sarda e gallurese sono stati raddoppiati per rispondere alla domanda, coinvolgendo non solo residenti ma anche nuovi cittadini desiderosi di avvicinarsi alla cultura locale.
Tra le attività più apprezzate vi è il progetto di escursioni linguistiche, che partirà ufficialmente il 13 aprile con la prima ‘Passizata in gadduresu in Tarranoa‘. Questi percorsi permettono ai partecipanti di immergersi nella cultura e nella storia locale attraverso l’uso delle lingue tradizionali. Un altro aspetto importante del programma è il coinvolgimento delle scuole, con laboratori didattici e giochi tradizionali che mirano a far riscoprire ai bambini l’uso quotidiano delle lingue locali.
Parallelamente, lo Sportello Linguistico ha collaborato con il Comune di Olbia per creare un sistema di audioguide multilingue e sviluppare una web app per il Museo Archeologico. Quest’ultima soluzione digitale innovativa permette ai visitatori di accedere alle informazioni del museo in sardo, gallurese e italiano. Scansionando un QR code all’ingresso, sarà possibile esplorare virtualmente i siti storici del centro di Olbia e ascoltare le loro storie. È stato infatti ideato un itinerario pedonale interattivo che guida i visitatori attraverso i principali monumenti del centro storico di Olbia, con spiegazioni disponibili nelle lingue locali (oltre all’italiano). L’obiettivo è rendere accessibili e fruibili a un pubblico più ampio le radici storiche della città, valorizzando il patrimonio linguistico e culturale. L’idea, proposta da Sabrina Serra, nasce dall’esigenza di rendere la comunicazione più chiara e dinamica, sostituendo i grandi pannelli informativi con un sistema digitale più accessibile e immediato.
Il Comune di Olbia è capofila nel processo di standardizzazione delle lingue sarde con l’Istituto delle Civiltà del Mare – I.CI.MAR. Le descrizioni in lingua presenti nell’app e nelle audioguide sono realizzate seguendo i principi stabiliti dalla Regione Sardegna (quello del sardo è ufficiale dai primi anni 2000, mentre il gallurese è stato ufficializzato lo scorso anno). Questo garantisce maggiore uniformità nella comunicazione scritta e nella valorizzazione delle lingue locali. Gli operatori dello sportello sono qualificati sia in sardo sia in gallurese, con certificazione C1 orale Narami per il gallurese.
Un ruolo fondamentale sarà svolto dalle associazioni culturali del territorio, che arricchiranno le iniziative dello Sportello Linguistico e contribuiranno a radicare ancora di più la lingua nella comunità. “Le associazioni – spiega Sabrina Serra – possono unirsi alle attività dello Sportello, creando un legame diretto tra la lingua e la vita quotidiana attraverso esperienze concrete e partecipative”. Un esempio emblematico è rappresentato dai laboratori di cucina, già sperimentati con successo in passato, soprattutto durante la pandemia, e oggi sempre più richiesti. La cucina, infatti, è un elemento chiave della tradizione locale e offre un’occasione unica per trasmettere la lingua attraverso l’esperienza diretta e la convivialità.
L’obiettivo è ampliare questa sinergia anche alle escursioni sul territorio, trasformandole in momenti di scoperta non solo paesaggistica, ma anche linguistica e gastronomica. Gli incontri, arricchiti da racconti in sardo e gallurese, permetteranno di valorizzare il patrimonio culturale locale, rendendo la lingua un elemento vivo e integrato nel tessuto sociale.
Nell’ambito del progetto ‘Tarranóa e li só’ linghi – Terranoa e sas limbas suas‘, presso la Biblioteca Civica sono stati organizzati laboratori di lettura in lingua sarda e gallurese rivolti ai bambini dai 6 ai 13 anni.
L’entusiasmo e la partecipazione ai progetti dello Sportello Linguistico testimoniano il crescente interesse della comunità verso la riscoperta delle proprie radici. L’assessora alla Cultura e vicesindaca di Olbia, Sabrina Serra, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative nel mantenere viva l’identità linguistica e culturale del territorio, coinvolgendo attivamente cittadini di tutte le età. Si sta pensando anche ad attività dedicate agli adulti, come incontri teatrali in lingua, corsi di cucina tradizionale e collaborazioni con le associazioni culturali locali per ampliare l’offerta formativa e sociale dello sportello. L’obiettivo finale è quello di integrare sempre più le lingue locali nella quotidianità, rendendole strumenti di conoscenza e aggregazione per tutta la comunità.
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