(Adnkronos) – “E’ uno studio molto innovativo perché ha consentito di reclutare tanti pazienti in modo spontaneo, utilizzando un'app sullo smartphone, che li seguiva nel tempo e in cui loro dovevano raccontare le loro caratteristiche cliniche, le terapie, i problemi che c’erano, inclusi anche quelli psicologici e lavorativi. Il tutto in totale anonimato”. Così Renato Mantegazza, presidente Aim, Associazione italiana miastenia e malattie immunodegenerative – Amici del Besta Odv, all’incontro organizzato a Milano da Argenx per presentare i risultati del primo studio in real world su scala globale sull’impatto sociale e produttivo della Miastenia grave. "https://www.cagliarilivemagazine.it/wp-content/uploads/2025/03/ARGENX_MANTEGAZZA.mp4"—salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)
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