Sparatoria a Washington, uccisi due membri dell’ambasciata d’Israele

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(Adnkronos) –
Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi nella tarda serata di mercoledì all'esterno del Capital Jewish Museum di Washington. I media hanno riferito che i due sono stati uccisi a colpi di pistola mentre uscivano da un evento al museo. La segretaria alla Sicurezza interna degli Stati Uniti, Kristi Noem, scrive in un post su X: "Due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono stati uccisi in modo insensato questa notte nei pressi del Museo ebraico di Washington D.C.”. La sparatoria si è verificata intorno alle 21.15 ora locale.  Ted Deutch, amministratore delegato dell'American Jewish Committee (AJC), ha confermato che l'AJC stava ospitando un evento al museo in quel momento. Almeno una delle vittime è stata trasportata in un ospedale vicino in condizioni critiche prima di morire a causa delle ferite riportate.  Secondo CBS News, un sospetto che si ritiene essere l'autore della sparatoria è in custodia. Due fonti hanno detto che il killer ha urlato “Palestina libera” prima di sparare. Danny Danon, ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, ha scritto in un post sui social che altri due dipendenti dell'ambasciata israeliana sono rimasti feriti nella sparatoria, ma il numero non è stato confermato dalle autorità. “La sparatoria mortale avvenuta fuori dall'evento che si è svolto al Museo ebraico di Washington è un atto depravato di terrorismo antisemita. Fare del male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa. Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro i responsabili di questo atto criminale. Israele continuerà ad agire con determinazione per proteggere i suoi cittadini e i suoi rappresentanti – ovunque nel mondo”, ha scritto Danon su X.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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