
CAGLIARI – La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato un imprenditore 48enne, residente nell’hinterland cagliaritano e titolare di un’attività di smaltimento di materiale ferroso, accusato di estorsione ai danni di un dirigente del Comune di Cagliari. Il provvedimento di custodia cautelare agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico è stato eseguito ieri dagli agenti della Squadra Mobile – Quarta Sezione, a seguito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Cagliari.
Le indagini hanno avuto origine da una commessa pubblica non saldata dall’amministrazione comunale, in quanto la ditta risultava non in regola con i versamenti contributivi. Secondo gli elementi raccolti, l’imprenditore avrebbe reagito iniziando a minacciare ripetutamente il dirigente responsabile della procedura, cercando di ottenere il pagamento nonostante l’irregolarità amministrativa.
La situazione si sarebbe aggravata con un secondo incarico affidato alla moglie dell’indagato, anch’esso non liquidato per gli stessi motivi fiscali. Da lì, una serie di pressioni e intimidazioni avrebbe spinto il dirigente, preoccupato per la propria incolumità, a versare personalmente una somma di denaro per cercare di porre fine alle minacce. Tuttavia, stando alle risultanze investigative, le richieste di pagamento sarebbero proseguite anche dopo il versamento.
Dopo la denuncia sporta dal funzionario comunale, la Polizia ha avviato approfondite indagini, che hanno permesso di documentare non solo il quadro estorsivo, ma anche il coinvolgimento dell’imprenditore in furti di carta all’interno di magazzini comunali, oggetto di affidamento nell’ambito di una gara d’appalto.
Alla luce dei gravi indizi di colpevolezza, della pericolosità sociale e del rischio concreto di reiterazione dei reati, il GIP ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico.
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