
La presentazione del libro ‘Voci di Donne in Fuga – uscire dal silenzio‘ ha acceso i riflettori sulla violenza contro le donne e sull’importante ruolo delle case rifugio in Gallura. L’evento si è svolto nello spazio espositivo ‘L’8 Donna‘ all’interno della rassegna ‘L’arte di essere donna‘, richiamando un pubblico attento e partecipe.
Il libro, nato da un’idea di Patrizia Desole, direttrice dell’ Associazione Prospettiva Donna, è un’opera intensa e toccante che raccoglie le testimonianze di donne che hanno trovato rifugio dalla violenza. Con l’obiettivo di trasformare il dolore in voce e il silenzio in racconto, queste donne hanno condiviso le loro esperienze di coraggio e rinascita. ‘Voci di Donne in Fuga‘ rappresenta un potente strumento di liberazione, offrendo al lettore uno sguardo autentico sulle realtà delle case rifugio e sui percorsi di autodeterminazione intrapresi dalle vittime.
Alla presentazione hanno partecipato esperte e professioniste impegnate nel supporto alle donne vittime di violenza: Patrizia Desole, presidente dell’Associazione Prospettiva Donna, Giuliana Angotzi, counselor e co-fondatrice dell’Associazione, Carla Concas, psicoterapeuta, Francesca Spialtini, facilitatrice, e Carla Girelli, scrittrice. Un contributo speciale è stato offerto dallo scrittore Luigi Piredda Varrucciu, che ha arricchito il dibattito con la sua sensibilità e il suo impegno.
Il dibattito ha evidenziato l’importanza della scrittura creativa e dei percorsi di autocoscienza all’interno del processo di uscita dalla violenza. Giuliana Angotzi ha sottolineato come i centri antiviolenza non siano semplici sportelli di assistenza, ma luoghi in cui si costruiscono percorsi personalizzati, spesso della durata di anni, per restituire dignità e indipendenza alle donne. Patrizia Desole ha ricordato quanto sia drammaticamente attuale l’esistenza delle case rifugio: “Nel 2025 è una vergogna che debbano ancora esistere, ma purtroppo sono strumenti indispensabili per la sopravvivenza di molte donne e bambini“.
Un momento particolarmente toccante dell’evento è stato dedicato alla lettura di alcune pagine del libro, tra cui la poesia ‘Adolescenza uccisa’ di Marella Giovannelli, un commovente dialogo con il dolore e un inno alla speranza.
Susanna Trossero, scrittrice e coordinatrice della parte letteraria del progetto, ha descritto la casa rifugio come un luogo di accoglienza e rinascita, dove le donne ricostruiscono la propria vita attraverso relazioni di solidarietà e supporto reciproco: “I bambini sembrano figli di tutte, perché tutte se ne prendono cura“. Le sue parole hanno restituito con forza l’atmosfera di questa comunità, in cui il trauma si trasforma, giorno dopo giorno, in una nuova possibilità di vita.
L’incontro si è concluso con un forte messaggio di speranza e con un appello a non sottovalutare mai i segnali della violenza. “Continuiamo a dare spazio alle storie che meritano di essere raccontate. Insieme, rompiamo il silenzio“, ha dichiarato una delle relatrici.
Il libro “Voci di Donne in Fuga – Uscire dal Silenzio”, edito da Taphros, è disponibile presso l’Associazione Prospettiva Donna e nello spazio espositivo “L’8 Donna” all’interno della rassegna “L’arte di essere donna” in corso fino al 6 aprile presso il Centro Commerciale Terranova.
Un’opera che non è solo una testimonianza, ma un vero e proprio strumento di consapevolezza e cambiamento.
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