Bud Brothers, il successo continua: oltre 22.000 visualizzazioni web per il tributo a Pino Daniele

Dopo l’ovazione di Casa Sanremo per il medley dedicato al grande artista partenopeo, la band olbiese si prepara a nuove sfide

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I Bud Brothers a Sanremo
I Bud Brothers a Sanremo - foto di Giovanna Tamponi

Olbia. Dopo il successo a Sanremo, il viaggio musicale dei Bud Brothers continua, questa volta nel cuore pulsante del web. L’esecuzione di A testa in giù ha superato le 22.000 visualizzazioni, confermando il grande riscontro di pubblico per il quartetto olbiese composto da Giovanni Budroni (sax), Giantore Budroni (tastiere), Pietro Tamponi (basso) e Gillan Capra (cajón).

L’esibizione dei Bud Brothers è stata un momento di forte emozione in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Pino Daniele. Alle prime note di “Chi tene o’ mare” il pubblico si è lasciato trasportare dalle emozioni, tributando un caloroso applauso alla band olbiese. Il medley eseguito, della durata di 12 minuti, comprendeva anche Je stò vicino a te, Sotto ‘o sole e A testa in giù. La performance ha degnamente reso omaggio a un artista che ha ispirato generazioni di musicisti.

L’evento si è svolto all’interno di Casa Sanremo, la grande vetrina parallela al Festival che anima il PalaFiori con concerti, incontri editoriali, giornalismo, cinema e danza. Un crocevia di artisti, produttori e manager, alla ricerca di nuovi talenti. “È come vivere per una settimana in un mondo parallelo fatto di musica e arte”, racconta Giovanni Budroni.

L’impatto della loro esibizione non si è fermato al palcoscenico. La risposta del pubblico è stata straordinaria, come racconta Budroni: “Superare le 22.000 visualizzazioni è un risultato che ci riempie di orgoglio. Il brano più visto e ascoltato è stato “A testa in giù”, ma tutto il medley ha riscosso un grande interesse. Non ci aspettavamo un riscontro simile, ma abbiamo ricevuto tantissimi complimenti da musicisti, colleghi e addetti ai lavori, oltre che dai nostri allievi. È stata una soddisfazione immensa sia per me che per mio fratello Giantore. Il pubblico ci ha accolto con un applauso fragoroso, un momento davvero emozionante”.

Il successo dei Bud Brothers a Sanremo ha rappresentato un’importante novità per la band, come spiega Giantore Budroni:“Ho partecipato per la prima volta in quel contesto come band insieme a mio fratello. E’ stata una grande emozione, e sapevo già che avremmo vissuto un’esperienza indimenticabile”.

Ma i Bud Brothers non si fermano. Dopo l’entusiasmo raccolto a Sanremo, sono già proiettati verso il futuro.
“Fino a quest’anno, il mio ruolo a Sanremo era stato quello di portare sul palcoscenico di Casa Sanremo nuovi talenti sardi” – dice Giovanni – “Dopo l’esibizione siamo stati invitati per la prossima edizione di Casa Sanremo, non solo come organizzatori ma anche come ospiti. È un’opportunità incredibile, che accogliamo con grande entusiasmo. Nel frattempo, stiamo lavorando a nuovi progetti per l’estate e a diverse iniziative con il gruppo, ma per ora non possiamo svelare troppo… Ci saranno sicuramente delle belle sorprese!”

Il successo dei Bud Brothers a Casa Sanremo è stato uno dei momenti più significativi di un’edizione che ha dato spazio anche ai giovani talenti sardi, selezionati attraverso il Premio Vittorio Inzaina, che si svolge a Telti (SS). Otto artisti hanno avuto l’opportunità di esibirsi davanti a produttori, manager e giornalisti di rilievo nazionale e internazionale. Tra loro cinque ragazzi, Kidd Reo, Iside Zucconi, Sara Fedele, Julie Murrighile e Davide Caocci, si sono distinti ottenendo una borsa di studio, un’occasione preziosa per proseguire il loro percorso di formazione musicale.

Sanremo ha il suo splendore e la sua frenesia, ma questa volta ha raccontato un’emozione autentica, un tributo sentito a una leggenda senza tempo.

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Informazioni su Giovanna Tamponi 110 Articoli
Storyteller per vocazione, cerco ovunque di trovare storie da raccontare. Amo la Sardegna nei suoi contrasti e da qui traggo ispirazione per trasformare emozioni in parole e immagini. Scrivere è il mio ossigeno, e quando non scrivo, cerco la verità attraverso l’obiettivo. Il giornalismo, per me, è restituire voci, luci e ombre: ogni articolo, come ogni scatto, deve emozionare oltre che informare.

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