Musica d’autore dalla Gallura: SOLOSOPHIA lancia “Scelti”, un sound che vibra a fari spenti

"SCELTI" dal 25 aprile disponibile su tutte le piattaforme digitali

banner pubblictà
Solosophia presenta "Scelti"
Solosophia presenta "Scelti" - foto di Jhantima Verri

In un panorama musicale dove il pop si fa spesso evanescente e la produzione sovrasta l’autenticità, “Scelti” di SOLOSOPHIA si impone come un manifesto di resistenza emotiva e sonora. Il nuovo singolo, uscito il 25 aprile su tutte le piattaforme digitali per Ada Music Italy, è più di una traccia da playlist: è una dichiarazione d’identità, un rock confessionale che rifiuta compromessi e guarda dritto negli occhi l’ascoltatore.

L’architettura sonora: muscoli e anima

Il brano si regge su un impianto tecnico solido, stratificato con coerenza. La chitarra elettrica di Tatiana Monteriù non accompagna semplicemente: articola il linguaggio emotivo del pezzo. Il suo assolo — più narrativo che virtuosistico — è una vera zona di climax, in cui la tensione armonica trova uno sfogo catartico. La sezione ritmica, con Rocco Pontillo alla batteria e Gaetano Mazzitelli al basso, è compatta, metronomica ma mai rigida. La batteria lavora di cesello, evitando fill inutili e puntando sull’efficacia timbrica, mentre il basso costruisce uno scheletro armonico che dà profondità e dinamismo.

La produzione, curata da Mazzitelli e Sir Joe, è un esempio virtuoso di minimalismo emotivo: ogni strumento è al suo posto, con volumi ben bilanciati e un mix che privilegia la voce senza sacrificare la tridimensionalità del suono.

La voce e il testo: vulnerabilità amplificata

Sophia Murgia, in arte SOLOSOPHIA, canta con una voce ruvida e controllata, che sa quando mordere e quando cedere. La sua interpretazione è calibrata, mai sopra le righe, capace di passare dal sussurro al lamento con naturalezza. Il timbro — caldo ma screziato da una punta di graffio blues — dà autenticità a un testo che, senza mai indulgere in lirismi gratuiti, parla di legami profondi, di riconoscimenti silenziosi e di anime “scelte” in un mondo di “spenti”.

La ripetizione insistita del ritornello “e gli altri sono spenti” non è solo un hook efficace: è un gesto poetico, un anaforico richiamo alla diversità emotiva di chi vibra sotto traccia, senza esibizionismo. Questo uso della reiterazione fonde efficacemente intenzione semantica e struttura pop.

Influenzata, ma autonoma

Le influenze sono dichiarate: Elisa, Carmen Consoli, Tiromancino, ma anche echi internazionali come Florence Welch o KT Tunstall. Eppure SOLOSOPHIA non appare mai derivativa. “Scelti” si appoggia a una grammatica musicale condivisa, ma trova una sintassi propria, personale, riconoscibile. L’uso di elementi soul-pop, il songwriting cantautorale e la veste rock-blues convivono in equilibrio senza che nessuno degli elementi sovrasti l’altro.

Un progetto che promette espansione

“Scelti” è il primo tassello di un progetto più ampio che promette un dialogo tra musica, parole e immagini. È un brano che non si consuma in un ascolto, ma si sedimenta e ritorna. Con questa uscita, SOLOSOPHIA non solo riafferma il valore della musica suonata in presa diretta, ma dimostra che anche nel mainstream c’è spazio per la vulnerabilità tecnica e la profondità emozionale.

RECENSIONE TECNICA
Brano: Scelti
Artista: SOLOSOPHIA
Genere: Pop-rock / Blues contaminato
Durata: 3:48
Distribuzione: ADA Music Italy
Produttore: Gaetano Mazzitelli (co-prod. Sergio Buraggi)


 

Voce Intensa, personale, controllata anche nei momenti più emotivi
Testo Diretto, efficace, a tratti reiterativo ma coerente col messaggio
Struttura musicale Classica ma ben gestita, con un
crescendo ben costruito
Produzione Pulita, viva, con attenzione
alle dinamiche senza sovraccarichi
Strumentazione Ottima sinergia tra chitarra,
basso e batteria
Originalità Non innovativo, ma distinto
nel panorama nazionale

🔊 Punti di forza:
✔ Voce riconoscibile e credibile
✔ Solo di chitarra efficace, potente ma misurato
✔ Suono organico e poco artificiale
✔ Produzione che lascia respirare il brano

⚠️ Punti da migliorare:
• Alcune ripetizioni nel testo potrebbero essere asciugate
• Struttura armonica tradizionale, poco rischiosa


Consigliato a chi cerca un sound che suoni ancora vivo, umano e necessario

banner pubblicità
Informazioni su Giovanna Tamponi 114 Articoli
Storyteller per vocazione, cerco ovunque di trovare storie da raccontare. Amo la Sardegna nei suoi contrasti e da qui traggo ispirazione per trasformare emozioni in parole e immagini. Scrivere è il mio ossigeno, e quando non scrivo, cerco la verità attraverso l’obiettivo. Il giornalismo, per me, è restituire voci, luci e ombre: ogni articolo, come ogni scatto, deve emozionare oltre che informare.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*