
PORTO ROTONDO – Terza giornata di apertura per la Fiera Nautica di Sardegna 2025, che anima Porto Rotondo con numeri in crescita e segnali incoraggianti dal comparto. La manifestazione, giunta alla sua quarta edizione, consolida il proprio ruolo come vetrina strategica per il settore, tra turismo nautico, lusso sostenibile e promozione del territorio.
Già dai primi due giorni, la Marina si è trasformata in un salone a cielo aperto, con oltre 200 imbarcazioni in esposizione e 160 aziende presenti. L’affluenza, cresciuta sensibilmente durante il primo giorno festivo (1° maggio), ha dato fiducia a espositori e operatori.
“Quest’anno sta andando meglio rispetto allo scorso” racconta un espositore arrivato da Alghero. “Si percepisce una voglia diversa, quasi una rivincita post-pandemica: la gente ha scelto di vivere pienamente, e questa fiera ne è uno specchio”.
Tra i protagonisti del settore, il Gruppo Azimut Benetti – presente con yacht da 20 metri e una delle prime imbarcazioni ibride di nuova generazione – sottolinea il cambio di rotta verso la qualità: “Abbiamo scelto di portare meno pezzi, ma più selezionati. È una strategia che ci sta premiando, anche in termini di contatti con una clientela internazionale sempre più attenta a tecnologia e sostenibilità”.
E proprio la dimensione internazionale sembra uno dei punti forti della kermesse. “Registriamo una presenza crescente di visitatori stranieri. La barca ibrida che presentiamo qui – Azimut Seadeck 6, 17,5 metri – è in grado di navigare in assoluto silenzio per 12 ore, supportando ogni funzione di bordo senza accendere generatori. È un simbolo di innovazione silenziosa, come lo è questa fiera”, spiegano.
C’è anche chi guarda oltre il risultato immediato. “Siamo qui perché è importante esserci – commenta un espositore di Olbia –. Non è detto che da qui si vendano barche, ma stiamo costruendo una piattaforma per far dialogare il comparto nautico locale con un pubblico più ampio. È un investimento nella crescita dell’intero settore.”
Il valore aggiunto della Fiera non si misura solo nei numeri, ma anche nella visione: la volontà di trasformare Porto Rotondo in un hub permanente per il dialogo tra economia del mare, design e cultura mediterranea. A testimoniarlo anche l’omaggio al Principe Aga Khan, in programma ieri 2 maggio, segno di continuità tra passato e presente della Costa Smeralda.
Una Fiera che punta in alto, dunque, pur mantenendo i piedi saldi sul pontile. Perché il futuro del mare passa anche da qui.
Commenta per primo